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LEGGE “DOPO DI NOI”: Nuovi strumenti di tutela delle categorie più deboli

Con la legge 112/2016, conosciuta meglio come legge sul “Dopo di noi”, il Governo italiano ha notevolmente favorito l’accesso ad alcuni istituti giuridici pensati per favorire le persone affette da disabilità grave ai sensi dell’art. 4 legge 104 del 1992 (escluse le disabilità determinate dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità) ma anche i familiari che li assistono. I mezzi di tutela in questione -trust contratto di affidamento fiduciario e vincolo di destinazione; solo il primo però ha riscontrato l’interesse dei cittadini- sono volti a favorire una migliore pianificazione e segregazione patrimoniale per il soggetto disabile anche in vista di una futura mancanza del sostegno adeguato da parte del nucleo familiare e risultano più appetibili rispetto al passato grazie agli sgravi e alle agevolazioni fiscali di cui godono. Ma c’è di più. La suddetta legge è considerata una “legge premiale” perché con essa sono stati trasferiti ingenti fondi alle Regioni (38,3 milioni per il 2017) che queste ultime dovranno destinare principalmente alla realizzazione di soluzioni alloggiative dotate di tecnologie per agevolare le persone disabili (es. co-housing) e al finanziamento di percorsi di ingresso in queste strutture così da favorire l’uscita dagli istituti o dalla famiglia di origine. I fondi previsti per il 2018 ammontano a 56,18 milioni ma, trovandosi sotto la soglia ideale di 90 milioni, non saranno sufficienti a coprire tutte le richiesta, perciò chi ne volesse usufruire dovrà muoversi con celerità o rivolgersi ad un professionista. Lo Studio Macchion Resoli & Associati  offre consulenza gratuita per trust in questo ambito.