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CONDOMINIO: GLI INQUILINI POSSONO DECIDERE SU SPESE E GESTIONE DEL RISCALDAMENTO

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 13583/2022 si è pronunciata sulla validità delle assemblee condominiali convocate per decidere su spese e gestione del riscaldamento a cui partecipino gli inquilini.

Nel caso di specie, una società fornitrice aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti di un condominio per l'omesso pagamento delle forniture di gasolio. In sede di appello la decisione veniva riformata e a seguito della revoca del decreto ingiuntivo la Corte d'Appello condannava il condominio a pagare una minor somma.

La decisione veniva impugnata dalla società fornitrice.

A parere della Corte di Cassazione la Corte di appello ha erroneamente negato la natura condominiale della decisione sulla base del fatto che coloro che hanno preso parte alla riunione non si sono qualificati come condomini, ma come fruitori del servizio di riscaldamento. Tale decisione contrasterebbe infatti con la formulazione dell'art. 10 della Legge n. 392/1978, che attribuisce al conduttore il diritto di prendere parte alle assemblee che riguardano le spese e le modalità di gestione del servizio di riscaldamento.

Ai fini del vincolo contrattuale tra il condominio e la fornitrice di gasolio quindi a nulla rileva che alla riunione fissata per decidere in merito alla stipula del contratto per il riscaldamento centralizzato del condominio i soggetti che vi prendono parte non si qualifichino come condomini ma come utenti in quanto la qualifica come inquilino o conduttore e non come condomino è un dato formale che non rileva.