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Risarcimento per microlesioni anche senza radiografia

La Cassazione cambia rotta sul risarcimento del danno da microlesioni: infatti con la sentenza n. 18773/2016 ha stabilito che, al fine di quantificare il danno derivante da lesioni che determinano un danno biologico fino al 9%, non è sempre necessaria la diagnosi strumentale. Il dibattito è sorto a seguito dell'emanazione del decreto legge n. 1/2012 con il quale si è stabilita la risarcibilità del danno permanente solo in presenza di un "accertamento clinico strumentale obiettivo", ovverosia di un documento diagnostico per immagini, come la radiografia. Ma a seguito delle forti perplessità sulla norma, sollevate dalla Consulta, portando esempi di impossibilità a sottoporsi ad esami specifici (come per esempio la radiografia per una donna in gravidanza), la Suprema Corte si è pronunciata lasciando un margine di libertà all’abilità del medico legale, il quale può valutare di volta in volta la necessità o meno del danneggiato di sottoporsi all’indagine strumentale. Il caso di specie ha previsto il risarcimento, per il soggetto danneggiato da un colpo di frusta, senza l’utilizzo della radiografia.