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È illegittimo l’accertamento basato sulle perdite di bilancio in presenza di investimenti

La gestione antieconomica dell’azienda non legittima sempre l’accertamento fiscale. È infatti nullo il recupero a tassazione basato sulle perdite di bilancio se la società dimostra di aver investito e di aver raccolto i frutti solo qualche anno dopo. Così sancisce la Cassazione che, con la sentenza n. 13468 del 1 luglio 2015, ha accolto il secondo motivo del ricorso presentato da un’impresa, dando ragione ad una società che aveva dichiarato perdite rilevanti per tre anni consecutivi. Ma la contribuente ha giustificato i conti in rosso con degli investimenti. La tesi non aveva fatto breccia presso i giudici di merito, ma ora la Cassazione ha ribaltato il verdetto spiegando che la riscontrata antieconomicità del comportamento della società contribuente comporta solo la presunzione di legittimità dell’operato degli accertatori, determinando l’onere del contribuente di fornire al riguardo le opportune spiegazioni, come nel caso di specie.