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Nel matrimonio breve, il marito va mantenuto lo stesso?

La Cassazione, con la sentenza n. 275/2017, ha accolto il ricorso dell’ex marito, non benestante quanto la moglie, volto ad ottenere un contributo economico al suo mantenimento. La richiesta dell’uomo era stata respinta nel merito, per via della brevità del matrimonio, durato appena due anni: infatti la Corte d’Appello aveva escluso il diritto del ricorrente all’assegno divorzile, fondando la propria argomentazione esclusivamente sulla durata troppo breve della vita coniugale. Gli Ermellini hanno cassato la sentenza con rinvio, stabilendo che l’assegno va riconosciuto sia perché il richiedente non ha adeguati redditi (e non è oggettivamente in grado di procurarseli), sia per il criterio relativo alla durata del matrimonio, che infatti attiene ad un momento successivo alla quantificazione. Dunque la durata dell'unione non incide sul diritto all'assegno, semmai sulla misura.