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Su chi grava l’onere probatorio?

La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 18392/17, ha definitivamente consolidato l’orientamento giurisprudenziale in tema di responsabilità medica. Chi voglia instaurare un giudizio nei confronti della struttura sanitaria per un inesatto adempimento del servizio medico, deve necessariamente provare sia il contratto con la struttura, che il manifestarsi di nuove patologie o il peggioramento di disturbi preesistenti, oltre al nesso causale tra tali esiti e l’azione o l’omissione del personale medico. La Suprema Corte ha ribadito, inoltre, che resta a carico della struttura sanitaria sia la prova della diligenza della prestazione professionale, sia l’imprevedibilità degli eventi da cui sono scaturiti gli effetti lamentati. Va specificato che tale onere probatorio sorge esclusivamente qualora il danneggiato sia riuscito a provare il sopraccitato nesso di causalità.