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CASSAZIONE: licenziamento senza preavviso per chi timbra la presenza del collega

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 25374/2017, rigettando il ricorso di due lavoratrici di un’azienda pubblica di servizi che si erano opposte ai licenziamenti disciplinari loro intimati per aver timbrato, l’una per l’altra, i cartellini di presenza così da risultare al lavoro anche nei giorni in cui non prestavano servizio.

La violazione disciplinare è integrata anche dall’aver omesso di segnalare all’amministrazione le anomalie della timbratura non corrispondenti al vero, nonostante la consegna mensile del cartellino orario al fine di operare il relativo controllo e consentire le segnalazioni. Sul punto è consentito fondare il giudizio del giudice su un ragionamento di tipo presuntivo non operando l’art. 2729 cod. civ. Nell’ambito del processo del lavoro, infatti, il procedimento processuale è ispirato ai principi del libero convincimento del giudice e di libertà di prove, in forza dei quali tutti i mezzi di prova hanno pari valore.